Teatro Quirino: svelata la stagione 2025/2026, tra classici intramontabili e nuove sfide sceniche

Il 5 maggio è stata presentata con grande entusiasmo la stagione teatrale 2025/2026 del Teatro Quirino di Roma, che si preannuncia intensa, articolata e capace di coniugare tradizione e innovazione. Durante la conferenza stampa ufficiale, che ha visto la partecipazione di registi e attori coinvolti nella stagione, il cartellone è stato illustrato con passione e trasporto, offrendo al pubblico un’anteprima ricca di racconti, spunti e visioni artistiche. Il programma si mostra ampio e variegato, pensato per intercettare un pubblico trasversale, unendo i grandi autori del teatro classico a riletture contemporanee e testi originali.

Il sipario si alzerà dal 30 settembre al 12 ottobre con “Titus – Why don’t you keep the show?”, una rilettura del Tito Andronico di Shakespeare firmata da Davide Sacco, con protagonisti Francesco Montanari e Francesco Di Napoli. A seguire, dall’11 al 26 ottobre, andrà in scena “Indovina chi viene a cena?”, adattamento teatrale del celebre film, con César Brie e Vittoria Belvedere, per la regia di Guglielmo Ferro.

Dal 28 ottobre al 9 novembre, sarà la volta de “Il piacere dell’onestà” di Luigi Pirandello, diretto da Giampaolo Romania e interpretato da Piero Pignatelli. Seguirà, dall’11 al 16 novembre, “Sogno di una notte di mezza estate”, sempre da Shakespeare, messo in scena da Daniele Salvo, per poi lasciare spazio a “Colombo – Analisi di un omicidio” (18-23 novembre), tratto dall’opera teatrale originale Prescription: Murder di Richard Levinson e William Link – pièce che ha dato origine al celebre personaggio televisivo – con Gianluca Ramazzotti e la regia di Marcello Cotugno.

Dal 25 novembre al 7 dicembre sarà in scena “La vedova scaltra” di Carlo Goldoni, con Caterina Murino e Giulio Corso, per la regia di Giancarlo Marinelli. Il 2025 si concluderà con due produzioni di grande rilievo: “La vita davanti a sé”, tratto dal romanzo di Romain Gary e interpretato da Silvio Orlando (9-21 dicembre), e “Il medico dei pazzi” di Eduardo Scarpetta (26 dicembre-11 gennaio), con Gianfelice Imparato e la regia di Leo Muscato.

Il 2026 si aprirà dal 20 al 25 gennaio con “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo, con Alessandro Haber. Seguirà “Insieme”, spettacolo scritto e interpretato da Fabio Marra (27 gennaio-1 febbraio) e “L’amore non lo vede nessuno” (3-8 febbraio), con Massimo Venturiello e Stefano Rocca, regia di Piero Maccarinelli.

Dal 10 al 15 febbraio sarà protagonista “La rigenerazione”, altra trasposizione da Svevo, con Nello Mascia e Roberta Caronia, diretti da Valerio Santoro. Seguiranno “Pazza” (17-22 febbraio), con Vanessa Gravina e Nicola Pannese, e “Gli innamorati” di Goldoni (24 febbraio-2 marzo), con Claudio Santamaria e la regia di Roberto Valerio.

Il mese di marzo proporrà due nuovi titoli: “Il Padrone” di Gianni Clementi, con Nancy Brilli per la regia di Pierluigi Iorio (3-15 marzo), e “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello (17-22 marzo), per la regia di Guglielmo Ferro. A concludere il mese sarà “La grande magia” di Eduardo De Filippo (24-29 marzo), con Natalino Balasso e Michele Di Mauro, per la regia di Gabriele Russo.

Ad aprile, dal 7 al 19, andrà in scena “La mandragola” di Niccolò Machiavelli, con Massimo Venturiello e Francesco Sala, per la regia di Guglielmo Ferro. A seguire, dal 21 al 26 aprile, “Pigna secca e pigna verde”, commedia brillante scritta da Enrico Vaime, con due icone della scena italiana: Tullio Solenghi e Massimo Dapporto, per la regia dello stesso Solenghi.

A chiudere ufficialmente la stagione sarà “Falstaff e il suo servo (farsa franca)”, spettacolo liberamente ispirato ai personaggi di Shakespeare, in scena dal 5 al 17 maggio, con Emilio Solfrizzi diretto da Davide Sacco. Uno spettacolo che promette di unire comicità e profondità, degna conclusione di una stagione che si preannuncia tra le più attese della capitale.

Si comunica inoltre che è aperta la campagna abbonamenti per la nuova stagione teatrale. Maggiori informazioni sono disponibili al seguente link: https://www.teatroquirino.it/stagione-2025-2026-campagna-abbonamenti/

Officine Quirino: la scuola del Teatro Quirino che forma i talenti del domani

Roma si conferma capitale della cultura anche nella formazione teatrale grazie a Officine Quirino, la scuola d’arte drammatica del prestigioso Teatro Quirino – Vittorio Gassman, diretta da Guglielmo Ferro e Micaela Martone. Con un’offerta formativa biennale pensata per attori, registi e drammaturghi, Officine Quirino si distingue per l’elevato profilo del corpo docenti e per l’obiettivo dichiarato: creare reali opportunità professionali per i suoi allievi. Officine Quirino non è solo una scuola, ma un laboratorio dinamico dove la teoria incontra la pratica. Gli studenti, sin dal primo anno, sono coinvolti in produzioni teatrali, workshop con artisti di rilievo, allestimenti e assistenze alla regia di spettacoli presenti nel cartellone ufficiale del Teatro Quirino. Esperienze concrete che si traducono in un ingresso consapevole nel mondo del lavoro.

Un corpo docenti d’eccellenza

La qualità della formazione è garantita da un corpo docente composto da professionisti del settore teatrale, tra cui:

  • Sergio Basile (Tecniche recitative e Storia del teatro)
  • Giuditta Cambieri (Movimento)
  • Roberto Cavosi (Recitazione e Drammaturgia)
  • Alessandro Cecchini (Tecnica Meisner)
  • Ludovica Di Donato (Recitazione)
  • Elena Fanucci (Dizione e Lettura espressiva)
  • Guglielmo Ferro (Regia)
  • Melania Giglio (Tecnica della voce)
  • Fioretta Mari (Recitazione e Dizione)
  • Alessandro Marzotto Levy (Teatro danza)
  • Davide Sacco (Drammaturgia contemporanea e Regia)
  • Mario Scaletta (Mimica facciale)
  • Tommaso Sette (Scherma scenica e Commedia dell’arte)
  • Nicoletta Robello (Regia)
  • Doris Von Thury (Metodo Chubbuck)

Le audizioni per l’anno accademico 2025/2026 si terranno nei mesi di giugno e luglio 2025. Le domande di ammissione dovranno essere presentate entro il 31 maggio 2025. Possono candidarsi giovani tra i 18 e i 30 anni.
Con Officine Quirino, il Teatro Quirino rafforza la propria identità non solo come luogo di produzione artistica, ma come centro propulsore di cultura e formazione. Un vero e proprio vivaio di nuovi talenti, pronto a portare nuova linfa al teatro italiano.

Scaricare il bando e il modulo di domanda dal sito www.quirinoofficine.it