Dall’8 al 20 ottobre, Emilio Solfrizzi sarà Sosia, celebre personaggio della nota commedia “Anfitrione” di Plauto, di cui ha curato oltre all’adattamento teatrale anche la regia. Anfitrione è stata scritta dal famoso autore latino verso la fine del terzo secolo avanti Cristo, un periodo difficile per Roma alle prese con le Guerre Puniche. Ecco la classica “commedia degli equivoci” dove tutta la vicenda è costruita su confusioni, colpi di scena ed equivoci, battute caustiche e lapidarie e travestimenti tipici del commediografo latino. Vengono offerti al pubblico momenti di divertimento e leggero spettacolo, senza rinunciare ad insegnare come era solito fare Plauto.
La vicenda si basa su Anfitrione, soldato che torna dalla guerra, e sul fido servitore Sosia, oltre che su due potentissimi e prepotentissimi dei: Giove e Mercurio. Il primo innamoratosi di Alcmena, moglie di Anfitrione, vuole amarla e giacere con lei e per questo prende le sembianze del marito che è ancora in guerra. Mercurio veste i panni di Sosia e aiuta Giove nella sua avventura. Al reale ritorno di Anfitrione dalla guerra ecco che gli equivoci e i simpaticissimi colpi di scena si susseguono incessanti ed esilaranti.
Il nostro regista Emilio Solfrizzi, protagonista e adattatore della commedia, tiene a precisare, durante una conferenza stampa, di aver puntato tutto sull’eterna modernità di Plauto e sulla difficoltà, allora come ora, di poter individuare la reale natura di una persona e la sua vera identità; e addirittura nella commedia fa riferimento al programma televisivo “Affari tuoi”, per avvalorare la modernità di plautina.
Non si può tralasciare di sottolineare la grande capacità di Solfrizzi che è riuscito a colmare la mancanza di circa trecento versi (alla fine del terzo capitolo) andati perduti, inserendo armoniosamente e fruttuosamente due personaggi: Ercole e Ippofante, rispettivamente figli di Giove e Anfitrione. Non resta altro che invitare tutti a gustare i non pochi momenti divertenti ed esileranti e a godere della bravura e della verve di Solfrizzi che ha svolto brillantemente il suo ruolo supportato anche da una scenografia interessante e dai costumi, miranti a dare potenza ed essenzialità alla commedia. Le luci sapientemente gestite con l’alternanza di luci ed ombre hanno sottolineato i momenti di confusione e di tensione. Ricordiamo anche la figura di Alcmena, un personaggio che mantiene la propria razionalità non cadendo in equivoci e confusione.
Insieme a Solfrizzi citiamo anche:
MERCURIO Rosario Coppolino
ANFITRIONE Simone Colombari
GIOVE Sergio Basile
ALCMENA Viviana Altieri
BROMIA Beatrice Coppolino
BLEFARONE Cristiano Dessì
IPPOFANTE Cristiano Dessì
LA NOTTE Beatrice Coppolino
ERCOLE Domenico Pepe
le scene sono di Fabiana Di Marco
le luci di Mirko Oteri
i costumi di Alessandra Benaduce