Stelarc è un performer australiano, include tecnologie prostetiche nell’immagine di se stesso, arrivando a trapiantarsi un terzo braccio elettromeccanico, che è collegato al proprio sistema nervoso e ad un computer, tenta di ridisegnare il corpo secondo una concezione panplanetaria della fisiologia.
Utilizza, ad esempio, nella sua performance Body Sculpture, la tecnologia medica per arrivare a sondare l’interiorità del suo corpo attraverso una gastro-endoscopia, con finalità estetiche: mostrare la bellezza dell’interiorità umana. Evoca la figura di un corpo cavo, aperto a ricevere nuovi organi artificiali: ” Se potessimo costruire una pelle sintetica capace di assorbire ossigeno, direttamente attraverso i pori e di convertire efficacemente la luce in sostanze chimiche nutritive, potremmo radicalmente ridisegnare il corpo, eliminando molti dei suoi sistemi ridondanti, dei suoi organi mal funzionanti, minimizzando l’accumulazione delle tossine nella sua chimica. Il corpo vuoto sarebbe un miglior ricettacolo per i componenti tecnologici.”, per Stelarc il corpo non va più considerato come soggetto, ma come oggetto e non come oggetto di desiderio, ma come oggetto di riprogettazione. Modificare l’architettura del corpo significa adeguare ed estendere la sua consapevolezza del mondo, il corpo può essere amplificato ed accelerato fino alla velocità di fuga planetaria. Stelarc cioè sostiene che nel mondo dell’informazione, in cui ogni dato è disponibile immediatamente in ogni punto del pianeta, non si può continuare a progettare una tecnologia per il corpo, quando la tecnologia usurpa e surclassa il corpo in continuazione; Stelarc aggiunge, che il collegamento diretto macchina-cervello non è più solo un’immagine fantascientifica, ma una necessità reale. Robot, cyborg, corpo reso “postumano”. Un’area che fa leva (al di là dell’ondata di emozione davanti ai primi sconvolgenti risultati) sulle forti pulsioni a superare i limiti del corpo, a migliorarlo, perfezionarlo e renderlo non deperibile, immortale.

Dear Luca-
here are answers to your questions. hope these suffice….
best wishes-
stelarc.
1)In che senso il suo lavoro sulla terza mano e sul terzo orecchio potrebbe essere utile alla medicina e alla società?
Questi progetti potrebbero avere un uso medico. Non sono solo possibilità di ricerca scientifica, ma anche estetica. Esplorando la prostetica non come un sintomo di perdita, ma come un segno di eccesso.
2) Puo’ dirci qualcosa sulla bellezza interiore, organica, dell’essere umano?
Nelle mie performance sulla “stimolazione” e la “perlustrazione” del corpo, ho fatto esperienza della sua vulnerabilità e della sua vuotezza. Non è sulla bellezza che ho centrato il mio interesse, ma sul cancellare la pelle come necessaria frontiera fra l’interno e l’esterno. La pelle non sarà semplicemente un limite del sé, o l’inizio del mondo proprio. La tecnologia è la nuova membrana della nostra esistenza.
3)Che significato ha il concetto di corpo come scultura nella sua performance “corpo-scultura”(1993)?
Il tema della Scultura Triennale era un “lavoro specificatamente situato”. Così, invece di costruire una scultura per uno spazio pubblico, costruii una capsula (che si apre e si chiude, estendibile e retrattile, che avesse una luce lampeggiante e un suono intermittente), che potesse essere inserita per 40 cm nella cavità dello stomaco. Il corpo non come il luogo dell’anima, ma semplicemente come una scultura.
4)Secondo la sua opinione l’identità di un artista si afferma necessariamente in opposizione alla società?
Oh, è un gioco complesso di interazioni. L’identità si forma ,in gran parte, come costrutto sociale e culturale. Chi sei, non è solo a causa di qualcosa di interno, ma anche a causa del linguaggio, delle istituzioni sociali e del condizionamento culturale.
5) Pensa che il cyberbody potrebbe portare ad una concezione del sé e dell’identita’ libera e mutante?
La tecnologia ci permette di estendere le operazioni del corpo e la sua consapevolezza. Il corpo può ora essere attorializzato a distanza, oltre i suoi limiti biologici, oltre lo spazio locale che indossa.
6)Potrebbe essere che la dispersione del corpo nella rete (Web) porti ad un nuovo senso dell’identità in relazione alla sua performance “Ping Body”?
Il corpo rimane lo stesso, ma le sue operazioni sono estese, le sue possibilità moltiplicate, la sua comunicazione spinta in avanti ed intensificata.
7)I Problemi classici della filosofia: rapporto uomo- macchhina, reale-virtuale, interno-esterno, potrebbero essere risolti grazie a biomeccanismi ibridi (Cyborg)?
Non ha più senso fare distinzione fra uomo e macchina (se mai ne avesse avuto). Se il problema è esterno alla sua consapevolezza ed operatività, allora i nostri corpi sono sempre stati corpi prostetici, hanno sempre avuto rapporti stretti con la tecnologia.
8) Com’è cambiata la sua emotività e cosa l’ha portato a scegliere forme espressive estreme?
E’ difficile rispondere in qualsiasi senso oggettivo. Gli stati soggettivi sono descrizioni di comportamento.
9)Qual è, secondo il suo parere l’opera d’arte piu’ importante? E quale tipo di essere umano emerge dal suo lavoro?
9) Non ho una vera e propria opinione su questo. Io ho preso diletto nel fare esperienze artistiche di tutti i generi. Mi sono interessato alla storia dell’arte, le tecniche differenti, i media usati e le possibilità espressive dell’immaginazione medica, prosteticam robotica, sistemi di realtà virtuale e internet. Individui curiosi e creativi spero possano essere il risultato di queste attività.
10) La relazione fra corpo e tecnologia potrebbe essere duplice, da una parte invasione del corpo da parte della tecnologia, dall’altra parte la tecnologia, ne estende la sua consapevolezza del mondo?
Esattamente, è un’implosione (attraverso micro-miniaturizzazioni), che invade internamente il corpo e una proliferazione attraverso la moltiplicazione e la replicazione della tecnologia.
11) Vorrebbe dirci qualcosa sul suo prossimo lavoro?
Sto lavorando ad un progetto di Extra Ear. Sul mio sito web ci sono ulteriori informazioni. Mi sto anche interessando alla costruzione di un nuovo robot in grado di camminare, HEXAPOD , che possiede una macchina che aziona sei zampe e somiglia ad un insetto, camminerà come un cane con locomozione dinamica. Si possono osservare le immagini del modello più in basso.
12) E ora un’ultima domanda, cosa ricorda della sua infanzia?
Ho avuto un’infanzia normale e suppongo di aver sognato molto e di avere avuto sempre l’ambizione di essere un artista.
Luca Magrini Cupido |