Palazzo Strozzi presenta “Rinascimento Elettronico”, l’autore è l‘artista Bill Viola. Nasce a New York nel 1951. E’ uno dei massimi artisti contemporanei, ha utilizzato in modo sperimentale le tecniche video di ultima generazione. Bill Viola ha dato nuova vitalità alla video arte, sviluppando forme e contenuti nuovi, come degno erede del futurismo.
Da trentacinque anni realizza video-installazioni, performances di video e musica elettronica, utilizzando le più avanzate tecnologie. Le sue opere d’arte sono costruite per avvolgere sensorialmente il visitatore, con suoni e immagini, che coniugano una tecnica sofisticata a un’assoluta essenzialità formale.
Bill Viola sposa nel 1980 Kira Perov con la quale viaggia e lavora insieme.
La mostra è curata proprio dalla stessa Kira Perov e presenta una selezione di opere che comprende esempi diversi delle sue ricerche artistiche. Il viaggio di rinascimento e ricerca dell’identità interiore dell’artista si snoda attraverso quindici stazioni, rappresentate da altrettante opere di video- arte
Chi avrebbe mai pensato ad un legame così intenso tra arte rinascimentale e la video art? Chiunque l’avrebbe ipotizzato sarebbe stato tacciato di eresia assurdità e quant’altro. Eppure Bill Viola, artista colto e originale, ideatore e autore di “pittura in movimento”, è riuscito a creare un dialogo fra “Rinascimento e Modernità”, è riuscito a tessere un filo conduttore che unisce la “staticità pittorica” del Masaccio, del Masolino, del Paolo Uccello e il movimento filmico. Grazie a colori, suoni, immagini e sensazioni straordinarie, il nostro artista americano di origini italiane ci mostra il legame che fin da giovane ha avuto con i grandi maestri rinascimentali e l’ammirazione tramutatesi in piacere sensoriale e per questo interiorizzata con le loro opere. La visione dei capolavori ammirati durante la permanenza a Firenze nel 1974, ha scatenato in lui sensazioni sia fisiche sia artistiche tali da … far sgorgare in lui la volontà non di copiarli o di rivisitarli, ma di costruire grazie ad essi delle immagini, forti, vitali ma assolutamente originali e autonome.
Ed ecco la visitazione che Pontormo realizzò nel 1528 a cui si affianca The Greeeting esposto per la prima volta alla Biennale di Venezia nel 1995.
Caterina Da Siena di Andrea di Bartolo a cui si affianca Catherine’s Room.
Il Diluvio Universale di Paolo Uccello a cui si affianca The Diluge.
Il percorso comincia con “The Crossing”, che rappresenta l’annullamento del vecchio io. A questo fine la corporeità va superata, eliminata e purificata attraverso il suo annientamento, il corpo dell’artista è bruciato e annegato. “Surrender” rappresenta l’arrendersi al nostro percorso, alla nostra missione, alla certezza consapevole di dovere e potere nello stesso tempo nascere e morire.
La mostra mette in evidenza la grande capacità interpretativa del nostro artista, una altrettanto notevole capacità tecnica che unitamente ad una capacità organizzativa molto complessa e variegata della signorina Kira ha consentito di realizzare l’evento che sicuramente non è da perdere.
Di Luca Magrini Cupido