Volevo il maggiordomo al Teatro Roma

Al teatro Roma in Via Umbertide è in scena la commedia brillantemente comica:“Volevo il maggiordomo”.

Volere ed avere un maggiordomo è un sogno un po’ di tutti anche perchè implica una notevole solidità economica e un alleggerimento nella soluzione dei problemi familiari che la quotidianità comporta. Quando poi il maggiordomo oltre ad essere preparato professionale ha un cuore napoletano…il gioco è fatto e il divertimento è garantito!

Ma andiamo per ordine: la storia narra di una coppia nel nostro caso formata da un fratello cinquantenne e da una sorella che oltre ad essere uniti da legami di sangue e affinità caratteriali sono ambedue ‘’zitelli” e fieri di esserlo.

La  vita che conducono è povera di aspettative ma ricca di acrimonia,litigi,dispetti e frecciatine che un rapporto annoso comporta. Ebbene,il ménage sopra descritto viene interrotto dall’arrivo di un maggiordomo che ha tutte le caratteristiche che nei secoli hanno contraddistinto tali personaggi:à plomb inglese professionalità,efficienza.Ciro però è napoletano e come tale ha cuore passione e umanità,doti che lo condurranno ad interagire con la coppia con ironia e sarcasmo e a stravolgere loro la vita.

Nella commedia e nelle vicende brilla anche la presenza di una vicina di casa,non molto raffinata ma molto appariscente,ricca,perchè proprietaria di una catena di macellerie. Ciro riesce a sbloccare la monotona routine dei germani tirando fuori prima il peggio e poi il meglio dei loro cuori e riuscendo a farli uscire da una vita senza prospettive e speranze facendo emergere la  voglia di cambiare e rinnovarsi insita in loro.

Il lato poco professionale di Ciro compie il miracolo! secondo me,ecco anche emergere la morale della brillante commedia: ”Non ci si può arrendere anche quando tutto sembra finito e con affetto e ilarità si può,nel nostro caso,abbandonare il buio di una misera esistenza e oltrepassare la siepe,riconoscendo i propri limiti e superarandoli. La commedia è ricca di ironia,di gag,di frasi napoletane e di tanto altro,è piacevole,divertente e ha un finale inaspettato.

L’autore è Mario Alessandro Paoletti,gli interpreti tutti bravi e di lunga carriera sono:

Enzo Casertano è nella parte di Ciro,Fabio Avaro è nella parte del fratello,Maria Chiara Cimini è nella parte della sorella,Antonia Di Francesco è nella parte della vicina mentre la regia è del bravissimo Roberto D’Alessandro.

Il consiglio è di andare a rilassarsi e godere fino in fondo della leggerezza e piacevolezza dell’opera tenendo conto che si farà contestualmente del bene al prossimo visto che meritoriamente il teatro è collegato con la divisione di ematologia dell’Istituto Regina Elena IFO di Roma, il ricavato della serata andrà alle attività di umanizzazione delle cure.

 

Luca Magrini Cupido