La redazione Il Settimo Senso news presente all’Italian Horror film festival di Anzio, dove ha avuto la possibilità di vedere l’ultimo film di Dario Argento “Giallo” e di partecipare alla presentazione che il regista ha tenuto davanti al pubblico.
Durante la conferenza stampa Argento ha affermato: “Questo è un film che purtroppo, per ignoranza non ha avuto la giusta visibilità, infatti durante le riprese ci sono stati problemi con la produzione, che aveva stanziato 4 milioni di dollari. Il film ha perso parte dei fondi che gli permettevano di essere realizzato. Il protagonista è Adrien Brody , premio Oscar, accompagnato dalla bellissima Emmanuelle Seigner”.
Abbiamo incontrato Dario Argento e gli abbiamo rivolto qualche domanda:
Sig. Argento, a chi vanno i meriti degli effetti speciali di questo film?
I meriti sono di Sergio Stivaletti, che collabora da 18 anni nella realizzazione delle mie pellicole. Il film che potete vedere è proiettato per la prima volta sul grande schermo, grazie alla traduzione italiana della Columbia Pictures. “Giallo” uscirà in home video il 20 ottobre 2010 su distribuzione Dall’Angelo Pictures: nell’aprile 2010 sono stati acquistati in Italia i diritti per il doppiaggio e la distribuzione in dvd del film su scala nazionale. “Giallo” è veramente un bel film.
Oltreoceano e in Inghilterra la formula dello “straight to video/dvd” è una scelta di mercato molto efficace, in Italia stenta a decollare e quasi sicuramente questa mia opera verrà largamente ignorata.
La trama è puro giallo: nella città di Milano scompaiono alcune modelle e quando misteriosamente viene rapita Celine, sorella di Linda, lei si reca dalla polizia e viene messa in contatto con l’agente FBI Enzo Avolfi. Questi giunge alla conclusione che Celine sia stata rapita dal famigerato serial killer, da questo momento Linda aiuterà l’agente Adrien Brody, nelle sue indagini.
Lo svolgersi delle vicende è avvincente e Dario Argento fa un uso non eccessivo dello splatter, senza risparmiarsi, naturalmente, decapitazioni e squarciamenti. La fotografia ci riporta ai primi film di Dario Argento e sono di forte impatto anche le scelte registiche, rese con terrificanti piani sequenza e movimenti di macchina, che seguono le orme dell’assassino e rimandano alla mente il linguaggio cinematografico di Alfred Hitchcock .Dario Argento torna alle scelte stilistiche e narrative dei suoi primi film, che aveva realizzato negli anni ’70, quando sperimentava forme cinematografiche nuove. L’opera infatti, sicuramente riuscita, ci riporta a quelle atmosfere da fiction televisive degli anni ’70 e ’80. Per chi ama Dario Argento sarà sicuramente emozionante ammirare come ha diretto il premio Oscar Adrien Brody.