Intervista ad Ivan Cattaneo

Ivan Cattaneo, attore, musicista, poeta, cantante, artista poliedrico, ma soprattutto persona sensibile, corretta, leale e molto disponibile nei confronti del prossimo…

Ivan, l’adolescenza e la formazione musicale… Ripercorriamo insieme il tuo percorso artistico…
E’ troppo lungo rammentare tutto, ma sono ben 36 anni nel mondo della musica, a partire dai concerti di festival pop, sino ad oggi.

Che cos’è la musica e cosa comunica, secondo te?
La musica è molto, molto soggettiva… vi possono essere al mondo sette miliardi di modi diversi di intendere, ascoltare ed emozionarsi alla musica .

Come nasce una tua canzone?
Sempre prima la musica, accompagnata da vocalizzi, poi ai vocalizzi sostituisco il testo.

A quale canzone del tuo repertorio sei più affezionato?Non c’é differenza, ma, forse SENORITA TORERO dall’album SUPERIVAN, arrangiamenti di Colombo e come strumentisti la PFM.

Puoi parlarci della teoria del TATTO-UDITO-VISTA-OLFATTO-GUSTO ?
E’ semplicemente l’arte dei cinque sensi, i linguaggi riuniti per meglio esprimere un’opera d”arte; insomma, venti anni prima, ciò che oggi chiamano multimedialità.

Dividendo la tua vita in decadi, da quale episodio può essere caratterizzata ogni decade?
E’ facile cadere nel tranello delle decadi, ma ho imparato a fare a meno del tempo e credetemi… si vive molto meglio.

Chi è stato il tuo insegnante a livello artistico, al quale devi molto?
Il mio insegnante è stato il grande Nanni Ricordi, colui che ha creato De André, Gaber, Jannacci, Tenco, Endrigo, Bindi, Paoli, Paolo Conte, Vanoni, Caputo…. Diceva di me, che dopo aver creato il cantautore, voleva creare il canta-pittore, ma è molto difficile l’arte, è molto, ma molto più avanti della musica .

Bastardi senza gloria, l’ultimo film di Quentin Tarantino ha ricostruito la storia con finale a sorpresa, quale storia scriveresti con un finale a sorpresa?
La storia del Vaticano, dove invece dei Patti Lateranensi fra Stato e Chiesa, il Papa e tutti i cardinali, decidono di partire per la legione straniera!

Cosa non accetti di questa nostra società?
Forse tutto, o forse, se appena socchiudo gli occhi e tappo un pò le orecchie, riesco a sopportare quasi tutto, ma non troppo.

Pensi che ci sia bisogno in qualche modo di “ripulire” il nostro pianeta?
Sì. La prima pulizia da fare, per il bene del pianeta, è quella di far sparire l’uomo.

Ogni tanto, riesci a ritagliare un pò di tempo da dedicare a te stesso?
Il guaio di un vero artista, è che il piacere coincide con il lavoro e viceversa, per cui non si stacca mai.

Che rapporto hai con gli animali?
Li adoro, loro sono i veri esseri da difendere, poiché non hanno la parola per denunciare.

Oggi puoi considerarti soddisfatto? Hai trovato quello che cercavi nella vita?
Mai soddisfatto, poiché è il viaggio la meta e non l’arrivo. Infondo non c’è che la morte.

Quale opera letteraria ti piacerebbe musicare?
Il Profeta di Gibram.

Musica e videoarte hanno dei punti d’incontro, o sono dei binari paralleli che non si incontrano?
Assolutamente no! E’ da anni che li faccio incontrare, ma sia ben chiaro, alla larga da video-clip alla MTV. Sto parlando di tutt’altra cosa.

Che rapporto hai con la tecnologia ?
Mi destreggio e uso abbastanza bene, ma non vivo per essa. Per esempio internet lo uso come le Pagine Gialle e poi spengo.

Oltre alla musica e alla pittura, a quale forma artistica sei più legato e ti piacerebbe usare come mezzo espressivo del tuo animo?
La gestualità, il mimo, ma non la danza.

Ivan e la gastronomia. Come te la cavi tra i fornelli?
Visto la mia pancia, me ne sto alla larga.

Che rapporto hai con la religione?
Sono ateo, nel senso più religioso del termine.

A breve uscirà il tuo ultimo album che sarà composto di cover, “80 e basta”, puoi darci qualche anticipazione? Qual è stato il tuo criterio di scelta?
Nessuna scelta precisa, tutto a caso. Ho lasciato scegliere al mio istinto, senza giudicare troppo.
Come hai maturato la scelta di partecipare a un reality come quello dell’ ”Isola dei Famosi”? Cosa ricordi di quell’esperienza?
Certamente la più grande cazzata della mia vita. Quando sono arrivato lì, ho capito che volevano bestie da soma, topolini cavia e non artisti.

I tuoi progetti futuri, concerti, album, collaborazioni?
Un libro con 2380 aforismi. Lo considero la mia opera più importante, ci sto lavorando da parecchi anni.

Purtroppo siamo giunti alla conclusione di questo nostro incontro. E’ stato bello conoscerci un pò più da vicino, La redazione Il Settimo Senso news ti ringrazia per l’indiscussa disponibilità e gentilezza dimostrataci in riferimento a questa intervista.

Grazie a voi e buon proseguimento di lavoro